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La Pietra del Sollievo

Dolore Neuropatico

Il dolore neuropatico è il dolore prodotto dalle lesioni o dalle disfunzioni neuronali. A differenza di quello tessutale che è il “dolore normale” (“fisiologico”) che consegue al danno dei tessuti e scompare quando il danno viene riparato, quello neuropatico è un “dolore anormale” (“patologico”) prodotto dal danno anatomico o dalla disfunzione dei nervi periferici, delle radici nervose, del midollo spinale, del tronco encefalico o di talune regioni encefaliche che può persistere per mesi o anni dopo l’evento scatenante. Quanto sopra equivale a dire che quello neuropatico è un dolore che origina all'interno del sistema nervoso per una sua anomalia anatomica o funzionale (in altre parole esso è un dolore “da disnocicezione” o “disnocicettivo”).

Il dolore neuropatico, quindi, informa del danno del meccanismo di segnalazione del dolore e, pensando al dolore come ad un “dispositivo di allarme”, funziona, in un certo senso, da indicatore dello stato di efficienza di quel dispositivo, presentandosi quando esso è in avaria.

Il dolore neuropatico si distingue in “periferico” e “centrale”, in base alla sede della lesione nervosa.

Dolore neuropatico periferico

Nel dolore neuropatico periferico il danno è nel sistema nervoso periferico ed i meccanismi di produzione del dolore sono sia nell'assone periferico leso (a livello dei nocicettori, nelle aree demielinizzate e/o ipermielinizzate, nel neuroma o nel ganglio della radice dorsale) che nel SNC per le modificazioni morfofunzionali secondarie ivi indotte dalla perdita di una parte delle afferenze e dall’acquisto di un input nocicettivo ectopico che agendo sinergicamente comportano l'ipereccitabilità centrale e la riorganizzazione strutturale della DREZ. La condizione di ipereccitabilità centrale è responsabile dell'amplificazione dei messaggi nocicettivi provenienti, per esempio, dal neuroma.

Dolore neuropatico periferico-centrale e dolore da deafferentazione

Nel dolore da deafferentazione la lesione è prossimale al ganglio della radice dorsale. In particolare, la lesione può coinvolgere

  • il ganglio
  • la radice dorsale
  • una struttura a queste prossimale nel SNC

Nel dolore da deafferentazione la sede della lesione anatomica risulta di fondamentale importanza

A seconda della sua sede si parlerà di dolore neuropatico periferico e centrale o di  dolore neuropatico centrale.

Quando si parla di dolore da deafferentazione”, non si deve commettere l’errore di definire in questo modo qualsiasi dolore neuropatico che si associa a deficit sensitivi.

Non è sinonimo di dolore neuropatico; il termine  va riservato esclusivamente alle situazioni in cui i neuroni centrali non ricevono afferenze.

L’aspetto clinico peculiare del dolore da deafferentazione è il dolore avvertito in un territorio dov’è presente un deficit sensitivo parziale o completo: in quest’ultimo caso il quadro clinico che ne risulta è la cosiddetta “anestesia dolorosa”. Un'altra caratteristica clinica è la percezione distorta degli stimoli applicati nell’area anestesica o nelle sue vicinanze: si ha cioè un’esagerata risposta agli stimoli in presenza di una soglia di percezione ridotta (allodinia) o aumentata (iperpatia).

Sia quando è indotta da uno stimolo abitualmente doloroso che da uno stimolo normalmente non doloroso, la percezione che risulta è insolitamente sgradevole (disestesica). Va osservato che l’allodinia e l’iperpatia sono possibili sono nelle aree parzialmente insensibili: questi riscontri scompaiono dopo la completa denervazione, persistendo solo ai confini delle aree anestesiche con quelle normoestesiche.

Altri aspetti clinici peculiari concernono l’anormale protrarsi del dolore provocato dagli stimoli in grado di evocare l’iperalgesia, l’allodinia e l’iperpatia nonché la sua anormalmente estesa irradiazione.

Dolore neuropatico centrale

Il dolore neuropatico centrale è quello che origina dall'anomala attività dei neuroni centrali per un loro danno anatomico primario. La lesione può essere localizzata a qualsiasi livello dell'asse cerebrospinale dal cono dorsale del midollo  alla corteccia.

Va notato che la lesione deve essere nel SNC: il dolore prodotto da una lesione nervosa periferica che ha promosso secondariamente un meccanismo patogenetico centrale non può essere definito propriamente dolore centrale, anche se quel meccanismo è di importanza preminente: in questi casi si parla di dolore neuropatico periferico e centrale o di rinforzo del dolore da “ipereccitabilità centrale”.